Osservazioni preliminari
Il Medio Oriente ha sempre figurato in cima alla Grande Strategia della Cina, non solo in termini di mercato redditizio per l’economia e la sicurezza energetica cinesi ma, di gran lunga più importante, in termini geopolitici. Circondata dal vasto Oceano Pacifico sotto il controllo e la supremazia militare degli Stati Uniti, la Grande Strategia della Cina “Guarda a Ovest”, una strategia in contrapposizione alla strategia del “Guardare a Est” del suo rivale asiatico, che ha ricevuto una concertata attenzione strategica. Questo è il fattore determinante nella formulazione della politica cinese verso il Medio Oriente e l’Asia Centrale.
La Cina considera il Medio Oriente come una lucrativa regione strategica in cui la Cina può sfruttare lo squilibrio strategico generato dagli Stati Uniti, con le loro azioni e omissioni negli ultimi dieci anni circa. La Regione è quindi matura per una sottrazione strategico agli Stati Uniti da parte della Cina.
Indubbiamente, gli Stati Uniti sono la potenza strategica e militare dominante nel Medio Oriente, storicamente durante la Guerra Fredda e che continuerà a esserlo nel corso di questo secolo, nonostante la turbolenza generata nel Medio Oriente, regione situata presso il “crocevia del radicalismo e della tecnologia.”
La Cina è pienamente consapevole di non poter sloggiare gli Stati Uniti dal Medio Oriente, anche con la sua crescente capacità militare, ma questo non significa che la Cina mollerà il suo progetto strategico di destabilizzare l’egemonia regionale degli Stati Uniti, che controlla le risorse energetiche vitali estremamente importante per la crescita strategica e politica della Cina.
La Cina, a differenza dell’Asia orientale, vede il Medio Oriente come un trampolino di lancio che può facilitare alla Cina la possibilità di cogliere la status di superpotenza con una presenza strategica e militare invadente facilitato dal risentimento mediorientale verso lo sfrenato controllo della regione da parte degli Stati Uniti. Cina percepisce che le nazioni arabe e del Medio Oriente guardano l”ascesa della Cina’ come una assicurazione strategica e come un contrappeso contro gli Stati Uniti o, in mancanza, come un importante ‘leva politica’ che può essere usata per resistere alle pressioni degli Stati Uniti.
Questo sentimento predominante è miglio catturato dalle osservazioni di un noto analista egiziano che afferma che: il mondo arabo sta ancora piangendo per l’età d’oro della “Guerra Fredda”. Contemporaneamente, sembra che questa Regione si aspetti che la Cina possa creare un polo contrapposto agli Stati Uniti in Medio Oriente, e che il Medio Oriente sia maturo per una Guerra Fredda Cina-Stati Uniti.
Nei prossimi anni nei giochi di potere globale, si può pensare che la Cina aumenti la sua presa e le sue orme strategiche in Medio Oriente, espandendo la corrosione del controllo strategico degli Stati Uniti sulla regione del Medio Oriente. Va sottolineato che la Cina si è costruito un notevole profilo di grande potenza, usando in suo favore il proprio ‘soft power’ e fornendo arsenali di missili a paesi come l’Arabia Saudita, l’Iran e altri.
Ultimamente la Cina ha introdotto un nuovo elemento dell’uso del ‘potere duro’ (dimostrazione simbolica), coinvolgendo la Turchia in esercitazioni aeree congiunte condotte nello spazio aereo turco con aerei da combattimento cinesi, che si sono riforniti facendo scalo nelle basi aeree pakistane e iraniane.
Il presente testo si propone di esaminare le seguenti questioni legate alla strategia della Cina dell’erosione degli Stati Uniti in Medio Oriente:
La Cina compie un grande balzo in avanti nel forgiare una sostanziale presenza strategica in Medio Oriente: Ambizioni Strategiche e Leve Geopolitiche della Cina
Il Pakistan come moltiplicatore di forza nella crescente allargamento della presenza strategica della Cina nella regione del Golfo e del Medio Oriente: prospettive
La Cina lotterà strategicamente e militarmente contro gli Stati Uniti, in caso di uno scontro in Medio Oriente?
Le Opzioni degli Stati Uniti in Medio Oriente
La Cina compie un grande balzo in avanti nel forgiare una sostanziale presenza strategica in Medio Oriente: Ambizioni Strategiche e Leve Geopolitiche della Cina
La Cina, nel forgiare una crescente sostanziale strategica presenza in Medio Oriente, gode dei crescenti benefici che ha avuto nell’espansione della propria presenza strategica negli ultimi 20-25 anni. Il modello accertato della Cina, fino ad ora, si concentrava nell’attrarre gli alleati più forti degli USA nella regione, come l’Arabia Saudita, e rafforzando le capacità militari delle nazioni e delle entità contrari agli Stati Uniti come l’Iran, la Libia, le milizie in Libano e il regime dei taliban in Afghanistan.
I toni sinistri della Cina nel creare le sue orme strategico nel Medio Oriente, si sono manifestati nella fornitura di missili balistici a lungo raggio (IRBM) della Cina, direttamente o per procura attraverso la Corea del Nord, all’Arabia Saudita e alla Iran, e dando accesso alla tecnologia delle armi nucleari di origine cinese, attraverso il Pakistan a Arabia Saudita, Libia e Iran.
Inserita in queste mosse strategiche da parte della Cina, c’è stata una vasta gamma di collegamenti economici e commerciali che la Cina ha predisposto nel corso degli anni, per rafforzare la dipendenza politica ed economica dalla Cina delle nazioni del Medio Oriente.
Le deduzioni che devono essere registrate dal modello di cui sopra, sono le seguenti:
.La forniture di IRBM della Cina, l’accesso alla tecnologia delle armi nucleari di origine cinese e le forniture considerevoli di armi convenzionali in una regione altamente instabile come il Medio Oriente, indicano che la Cina non è un attore responsabile della sicurezza e la stabilità in Medio Oriente. Il Medio Oriente è una pedina strategica della Cina nel suo braccio di ferro globale con gli Stati Uniti.
.L’accusa contro la Cina si aggrava ulteriormente, poiché la Cina non ha avuto alcun rimorso nell’inviare armamenti a noti rivali regionali come l’Arabia Saudita e Iran, quindi, aggravando ulteriormente i focolai delle tensioni regionali.
·La Cina non ha avuto scrupoli nel tessere forti legami militari con Israele, odiato in Medio Oriente dagli stati musulmani, arabi e non arabi.
L’attuale incremento della Cina nel forgiare una forte presenza in Medio Oriente, deve essere inteso nel contesto delle ambizioni strategiche della Cina, che sono:
Costretta nell’est asiatico dalla supremazia degli Stati Uniti, la Cina avverte che, nonostante l’egemonia degli Stati Uniti (percezione cinese) sul Medio Oriente, il Medio Oriente offre alla Cina la prospettiva di stabilire una forte presenza strategica nella regione.
Le ambizioni strategiche della Cina d’emergere come superpotenza globale, può essere agevolata dalle nazioni del Medio Oriente, con il Medio Oriente che oggi costituisce ampiamente il centro di gravità nel calcolo strategico globale.
La Cina percepisce, a differenza della Russia con limitate risorse economiche, si essere in una posizione migliore per emergere come potenza alternativa agli Stati Uniti e di poter riempire il vuoto strategico che ne può derivare se essi lasciassero l’Afghanistan. Con un deleterio effetto a cascata sulla regione del Golfo, i calcoli strategici della Cina potrebbero concludere che, in termini di proiezione di potenza della Cina a un ruolo globale più grande, il Medio Oriente ne fornisce un utilissimo trampolino di lancio.
I fattori geopolitici che facilitare l’avanzata strategica della Cina in Medio Oriente, possono essere attribuiti a quanto segue:
Le nazioni in Medio Oriente sono strategicamente inclini ad accogliere un abbraccio strategico cinese, spinti dal desiderio di trovare nella Cina un contropotere agli Stati Uniti.
Le nazioni in Medio Oriente sentono che, anche se la Cina non può fornire un potere di contrasto diretto agli Stati Uniti , la Cina può ancora fornire una forte leva alle nazioni del Medio Oriente, per resistere alle pressioni degli Stati Uniti su questioni conflittuali
Geopoliticamente la Cina e il Medio Oriente hanno punti di vista convergenti sul potere globale e la sostenibilità degli Stati Uniti sia in declino dopo gli avvenimenti in Afghanistan, aprendo la strada a un reciproco avvicinamento.
Oggi la Cina sta fortemente sostenuta da tre nazioni musulmane in questa parte del mondo, e cioè l’Arabia Saudita, Iran e Pakistan; Arabia Saudita e Iran, situati su entrambe le coste del Golfo, e il Pakistan posto sul versante orientale dello stretto strategico di Ormuz. Tutti e tre possono dirsi strumentali, aprendo la strada a un grande punto d’appoggio strategico della Cina in Medio Oriente.
Il Pakistan come moltiplicatore di forza nella crescente allargamento della presenza strategica della Cina nella regione del Golfo e del Medio Oriente: prospettive
L’insidioso ruolo del Pakistan nel promuovere la presenza strategica della Cina nella regione del Golfo, è più particolare, essendo poco notato o commentato da parte della comunità globale. Il Pakistan è un alleato strategico e una leale pedina che promuove i disegni strategici della Cina nella Grande Asia del Sud-Ovest, che comprende la regione del Golfo.
Si possono elencare quattro coinvolgimenti strategici del Pakistan con la Cina, che facilitano i disegni della Cina per erodere la presenza strategica degli Stati Uniti in Medio Oriente. Questi sono:
La Base Navale di Gwadar, un accesso alla presenza navale della Cina nell’Oceano Indiano, a nord del Mar Arabico e nel Golfo.
Il Corridoio Karakoram che rifornisce la Cina dal Pakistan, integrando l’esistente Karakoram Highway che collega il Pakistan e la Cina, e con i previsti collegamenti stradali e le linee ferroviarie che collegheranno la Cina con Gwadar.
Il Pakistan punta al restauro di regime taliban in Afghanistan filo-Cina e filo-Pakistan, in modo che la vulnerabilità dei due alle azioni militari degli Stati Uniti sia liquidata.
Pakistan, per via delle sue armi e tecnologia nucleari di origine cinese, genera gravi rischi per la sicurezza globale degli Stati Uniti.
Il punto importante da notare è che il Pakistan sta fornendo l’accesso via terra e via aria alla Cina per stabilire un contatto in Medio Oriente, e Gwadar in Pakistan è uno nodo strategico per una presenza navale cinese nella regione del Golfo. E’ anche significativo che anche l’Iran, a differenza del Pakistan, debba ancora fornire l’uso delle sue basi navali alla Cina.
Tutto quanto sopra sarebbe emersa come moltiplicatore d forza della Cina, la cortesia l’esercito pakistano nel sabotare strategicamente il radicamento degli Stati Uniti nel Golfo e del Medio Oriente.
La Cina lotterà strategicamente e militarmente contro gli Stati Uniti, in caso di uno scontro in Medio Oriente?
Notato dagli analisti strategici statunitensi, hanno giustamente rilevato che la strategia della Cina contro gli Stati Uniti in Medio Oriente, ruoterà attorno al principio di “né pace né guerra” e inoltre “la Cina eviterà sia la collaborazione che il confronto diretto con gli Stati Uniti“.
Alla sommatorie di cui sopra, si può tranquillamente affermare che nella dinamica contorta del Medio Oriente, la Cina sarà sempre attenta a un’imboscata e a sabotare gli Stati Uniti in questa regione strategicamente vitale, fondamentale per gli interessi strategici degli Stati Uniti.
L’esempio recente più importante di questo è l’avvicinamento strategico della al Turchia alla Cina, in un momento in cui la Turchia è disillusa verso l’Occidente e gli Stati Uniti. Prendiamo il caso del programma nucleare iraniano, che è uno spauracchio per gli Stati Uniti, dove la Russia ha virato affiancandosi agli Stati Uniti, mentre la Cina resta a favore dell’Iran.
Il Medio Oriente nei prossimi anni è probabile che assisterà ad un intensificarsi della “guerra fredda” da parte della Cina per erodere strategicamente gli Stati Uniti in Medio Oriente. La Cina spingerà le nazioni del Medio Oriente guidate dall’Arabia Saudita ad allentare i loro legami con gli Stati Uniti.
Infine, si potrebbe affermare che, anche in caso di una qualsiasi evenienza di una remota prova di forza, la Cina sarebbe riluttante ad entrare in un qualsiasi conflitto militare con gli Stati Uniti sul Medio Oriente. Al contrario, la Cina non esiterebbe ad entrare in un conflitto armato con gli Stati Uniti per un qualsiasi intervento militare statunitense in Pakistan. Senza il Pakistan come un leale pedina della Grande Strategia della Cina in Medio Oriente e del mondo islamico, l’intero progetto cinese per erodere la presenza degli Stati Uniti in Medio Oriente fallirebbe e la Cina sarebbe ridotta al confinamento strategico in Asia orientale.
Le Opzioni degli Stati Uniti in Medio Oriente
In breve, gli Stati Uniti devono cercare di inserire i principali seguenti ingredienti nella loro formulazione politica in Medio Oriente per dare scacco matto ai disegni strategici della Cina:
Israele non dovrebbe essere spinto a rinunciare ai suoi interessi essenziali per la sicurezza nazionale, che incidono sulla sua sopravvivenza, in nome della Pace nel Grande Medio Oriente. La pace in Medio Oriente non è possibile fino a quando i leader dei paesi arabi non riconoscano Israele come Stato sovrano all’interno dei suoi confini attuali. (*all’autore indiano sfugge il particolare che Israele non riconosce nessun SUO confine. NdT)
La Turchia deve essere corteggiata e conquistata di nuovo dall’Occidente e dagli Stati Uniti, tolta dalla sua strategia attuale alimentata dalla suo disillusione per l’opposizione alla sua adesione all’Unione europea. La Turchia è la potenza naturale regionale del Medio Oriente e gli Stati Uniti dovrebbero cercare di dare spazio alle sue aspirazioni.
L’Iran una volta era un fedele alleato degli Stati Uniti. Tentativi dovrebbero essere fatti per riavvicinarlo un’altra volta, nonostante le pressioni arabo saudita affinché gli Stati Uniti facciano il contrario.
La Russia ha bisogno di essere cooptata dagli Stati Uniti in un partenariato efficace per la gestione strategica del Medio Oriente.
Il Pakistan, che non è solo un ostacolo regionale in Asia meridionale è ormai emerso come “la punta di diamante cinese” ed assiste la Cina nell’erosione strategica degli Stati Uniti in questa regione. Gli Stati Uniti hanno urgentemente bisogno di “resettare” la sua politica col Pakistan.
Gli Stati Uniti, a nessun costo dovrebbero uscire strategicamente dall’Afghanistan. Un efficace e forte radicamento degli Stati Uniti in Afghanistan impedirebbe e anticiperebbe la strategia della Cina per l’erosione strategica degli Stati Uniti nel Medio Oriente.
Infine, è mia sensazione che gli Stati Uniti siano fuori dalla deferenza verso le sensibilità dell’Esercito del Pakistan, avutasi negli ultimi dieci anni circa, sia un modo molto sottile per motivare l’India a “Guardare a Est“. Il tempo è giunto per gli Stati Uniti per incoraggiare l’India a guardare a ‘Ovest‘ verso un ruolo più importante nel Medio Oriente.
La Strategia del ‘soft power’ della Cina in Medio Oriente può essere affrontata in modo più efficace da un approccio del ‘soft power’ dell’India in Medio Oriente. L’India ha collegamenti storici, economici e culturali più lunghi con il Medio Oriente che non la Cina. Ironia della sorte, l’India ha dato l’accesso del Medio Oriente alla Cina, col Vertice delle Nazioni non Allineate di Bandung, nello spirito di grande spensieratezza, senza visualizzarne le ripercussioni.
Osservazioni conclusive
Nella Grande Strategia della Cina per afferrare lo status di superpotenza, il Medio Oriente figura come la “chiave di volta” con cui la Cina potrebbe ragionevolmente aspettarsi di spostare il predominio dagli Stati Uniti verso l’est asiatico.
La Cina finora ha fatto affidamento su’ progressi strategici in Medio Oriente, con l’uso fantasioso del ‘soft power’ e avvantaggiandosi dei rancori delle nazioni del Medio Oriente verso gli Stati Uniti, tuttavia ciò che si sta svolgendo ora, nell’erosione strategica cinese degli Stati Uniti in Medio Oriente, è anche un uso muto degli ingredienti dell”hard power‘.
Gli Stati Uniti farebbero bene a distogliere la loro attenzione da un accordo di pace in Medio Oriente, per esplorare urgentemente le opzioni politiche che gli permetterebbero d’impedire alla Cina di escluderli strategicamente dal Medio Oriente.
Gli Stati Uniti devono riconoscere che una pace in Medio Oriente non è all’orizzonte, mentre le nazioni in Medio Oriente percepiscono gli Stati Uniti come una potenza declino di fronte alla crescente potenza della Cina. Gli Stati Uniti hanno la necessità di riparare questa errata percezione.
La ‘chiave di volta’ degli Stati Uniti, per sventare i sabotaggio strategico della Cina in Medio Oriente, si trova in un efficace radicamento politico e militare in Afghanistan.
(L’autore è un analista in Relazioni Internazionali e Affari Strategici)
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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